| Gianni Paoletti 
          naque ad Ancona e da giovane si trasferì in Svizzera.Nel 1975 esordì con i suoi primi dipinti in Lombardia già 
          venduti ad un collezionista privato.
 Nella pittura di Gianni Paoletti c'è quasi un senso di attesa 
          il sentimento della solitudine, della sospensione di qualche cosa che 
          può accadere ... indefinito c'è però al di sopra 
          di tutto, una sorta di trionfo della sensibilità e direi della 
          tenerezza con cui Paoletti dipinge le sue componenti come nelle sue 
          poesie. Gianni Paoletti vive pensando che tutto serve per l'oggi perchè 
          l'oggi è sempre domani. Paoletti è già l'artista 
          che si rivela maestro nei suoi stili; composizioni ridotte a uno schema 
          dei più semplici, pochi colori usati frequentemente allo stato 
          puro ed accostati con audacia, un certo naturalismo nel particolare 
          che non turba affatto la visione dell'insieme, certamente senza eleganze 
          affrettate, ma maestose.
 Paoletti dipinge tale e quale egli è, serio e severo, lo sguardo 
          fisso sullo spettatore, si sente uomo profondamente religioso come si 
          deve essere ma i suoi comportamenti non sanno valutare se dare più 
          importanza alle qualità delle sue pennellate o alla sua profondità 
          religiosa.
 Solenne e degno certamente, è anche freddo, ma questa non è 
          che apparenza, infatti il suo volto esprime una grande intensità, 
          non ha nulla di glaciale e nelle sue opere non sussiste alcun segno 
          di superficilità. Lunga meditazione di un uomo dalla forte personalità, 
          le sue opere appariranno come una testimonianza essenziale per la conoscenza 
          dell'arte dei nostri giorni. La sua maniera non è contraffatta 
          e varianti nello stile che l'artista stesso vi porta non impediscono 
          di identificare a colpo sicuro le sue nobili composizioni. Gli oggetti 
          si fermano nell'opera d'arte per il solo fatto che saranno gli uomini 
          di oggi e sempre a penetrarvi senza essere visti.
 Alcune opere di G. Paoletti sono già in possesso di collezionisti 
          privati in Italia, Spagna, Portogallo, Francia e Svizzera.
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